4 GENNAIO 2010: RIOMAGGIORE D'INVERNO

Per chi è abituato a vedere le Cinque Terre d'estate o in primavera, affollate da turisti di ogni dove, Riomaggiore d'inverno offre uno spettacolo inconsueto in una giornata fredda e piovosa, con i turisti che quasi si contano sulle dita di una mano. La mattina del 4 gennaio aveva nevicato leggermente nel borgo (così mi informano telefonicamente all'ufficio di informazioni turistiche), ma neve non era rimasta per le strade. Ne incontriamo solo un po' lungo la litoranea, all'altezza di Biassa, ben imbiancata dietro al castello di Coderone. Nella discesa verso il borgo ci accompagna solo una pioggerellina battente che diminuisce e riprende d'intensità ogni poco. Parcheggiata la macchina (due ore, più di 5 euro), scendiamo solitari verso il borgo e prendiamo a destra per la chiesa. Alle nostre spalle, le colline sono imbiancate e anche Volastra (che abbiamo visto dalla litoranea), è appena ricoperta. Molto silenzio, nessun brulicare, la chiesa non è illuminata internamente e l'atmosfera sembra ancora più cupa. Fuori, i tetti e gli orti con limoni, aranci e pompelmi sono bagnati dalla pioggia. Salendo verso il castello incrociamo una coppia che parla tedesco, scrutiamo la via dell'Amore a destra e ridiscendiamo lungo un dedalo di scale verso il porticciolo. Le barche sono tutte al riparo ben allineate, il mare è molto calmo, ma nei giorni scorsi la sua furia si è fatta sentire, soprattutto a Vernazza e Monterosso.
Vista l'ora, ci concediamo un piccolo pranzo all'enoteca Daucila, proprio davanti alla marina. Siamo gli unici clienti, l'interno è confortevole, e caratteristico, ricavato nella pietra del monte sembra: antipasto di mare freddo e caldo (piccole porzioni di muscoli ripieni, ostriche, acciughe, gamberi, tortino di sardine e polpo) e risotto di mare per due (ben più di due porzioni però, è bastato e avanzato), più acqua e un bicchiere di Begasti di Monterosso. 48,50 euro ben spesi. Usciamo gonfi e risaliamo il borgo verso la macchina, una passeggiata che viene bene. Sempre poca gente, tre ragazze che sembrano americane che visitano con noi il bel presepe del borgo, piacevole sorpresa.
La neve è sempre ferma sulle colline, la pioggia ha dato una tregua. Per un giorno Riomaggiore è sembrato un paese dell'entroterra, più abitanti che turisti.

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